Uno degli usi più frequenti dei taccuini da viaggio di Tono Zancanaro, in particolare neli anni '30 e '40, era per salvare le fisionomie delle persone incontrate casualmente per strada, in osteria, in viaggio.

I ritratti che in questo modo nascevano, o megli gli studi di ritratti, sono infatti fortemente caratterizzati dalla personalità del soggetto in esame, come in un approccio psicoanalitico