Vengono qui presentate tre incisioni di Ivo Mosele, ognuna delle quali è accompagnata da un testo di Mario Rigoni Stern appositamente realizzato nel 1977:
Compagno Castro
Compagno Castro ..., 1977; acquaforte ceramolle
mm 318 x 248

“Che importano i pericoli o i sacrifici di un uomo o di un popolo, quando è in gioco il destino dell'umanità”. Così insegnava Castro or sembra tanto tempo fa; ma era solo ieri — cosa sono, infine, venti anni nella storia degli uomini? — che sulle montagne della Sierra Maestra, con Camillo e Guevara e pochi altri, incominciò quel movimento rivoluzionario di nuovo stile che così fortemente ha segnato i! nostro tempo.
Tanto, l'à segnato, che il monopolio capitalistico trema e si scuote per questo “cattivo esempio“ di dignità nazionale e internazionale che va estendendosi tra i popoli dell'America Latina e anche di altri continenti.
È come una forza naturale del pianeta terra: acqua, semente, radice, fiore che insieme esplodono nel sole.

Luce armoniosa
Luce armoniosa, 1977; acquaforte ceramolle
mm 318 x 248

Per capire la luce – che è la rappresentazione psichica della radiazione che stimola la retina dell’occhio, - e la sua ambizione, - che è desiderio assiduo di affermarsi e distinguersi –, occorre andare in un bosco lontano ed aspettare il crepuscolo dell’alba, in tempo d’estate, con la pioggia.
Salire il sentiero nella notte più buia, lasciare ai piedi la percezione degli occhi, e all’acqua che dal cielo dai rami dalle foglie cade su di noi le parole della creazione: E sulla faccia dell’abisso erano tenebre.E giunti su nel bosco alto e cupo, dove solo sono il buio e la voce dell'acqua, aspettare sulla terra non come uomini né come animali né come alberi, ma bensì come un sasso nero.  Aspettare.
Dio disse: “ Si faccia la luce”.  E la luce fu. Vide Dio che la luce era buona, e la divise dalle tenebre. E chiamò giorno la luce e notte le tenebre. E tra sera e mattina si compì un giorno.
Viene da oriente il crepuscolo a vincere le tenebre, rabbrividisce la vita animale e tremano i fili d'erba e le foglie, e i tronchi secolari nascono al giorno. Solo tu, come una pietra nera, resterai ultimo. Finché la luce e la sua ambizione ti desteranno. E vedrai.

Sceneggiata religiosa
Sceneggiata religiosa, 1977; acquaforte ceramolle
mm 318 x 248

La scena è la parte del teatro dove ha luogo la recitazione; è il complesso delle strutture disposte sul palcoscenico; è l'azione condotta dai personaggi nella rappresentazione. Ma è pure il campo di una presenza e di una attività; estensivamente è anche un paesaggio naturale che si osserva e si contempla.
E altro ancora.
Sceneggiare è disporre con arte gli atti e le scene di un dramma o di altra opera teatrale o cinematografica o televisiva. Sceneggiatura è suddividere i quadri descritti nelle loro caratteristiche visive o acustiche...
Così sui dizionari della nostra lingua.
E religione non è solamente il sentimento dell'uomo verso Dio, o il rapporto variamente identificabile in sentimenti o manifestazioni di omaggio, venerazione o adorazione che lega l'uomo a quanto egli ritiene sacro: può diventare anche fanatismo e non fede, bigotteria e non pietà, odio e non amore, inganno e non verità. E dov'è oggi la religione dei sepolcri, delle memorie, del dovere, della patria, la religione della libertà di cui parla Croce? Sulla scena del consumismo abbiamo bruciato finanche la “sceneggiata religiosa”.