CacciatoreNato ad Agrigento nel 1958.
Si laurea in Giurisprudenza e dal primo impiego in banca a Perugia, comincia il periodo nomade, che lo porterà in giro per l’Italia, fino a raggiungere una piazza stabile, l’attuale, quella di Reggio Emilia, dove vive e lavora dal 1993.
A chi gli chiede: “E l’arte?” Giuseppe risponde “L’arte c’è sempre stata, da autodidatta ha accompagnato la mia adolescenza sin dalle elementari dove partecipo al mio primo concorso a tema, a proposito di Comunità Europea. Avrei voluto tanto fare il liceo artistico, ma dovetti optare per un più tranquillo liceo scientifico. Tuttavia quegli anni sono stati anni di grande curiosità e passione , dove cercavo di sperimentare nei tempi della giornata disponibili, tecniche e modalità realizzative, anche insolite o di imitare fumettisti e qualche grande (ricordo che la lettura di un saggio su De Chirico, fu come un colpo di fulmine, mi innamorai delle sue forme, del suo colore e dei suoi silenzi). Ero sempre insoddisfatto, perfezionista fino alla rovina (non smettevo mai di “correggere” quello che facevo), ma con tanta voglia di imparare e di fare bene... e anche di sbagliare.”
Gli anni ‘80 e ‘90 sono gli anni del figurativo, con qualche richiamo al metafisico e all’astratto, dalla matita agli smalti, passando dall’olio, alla china, alle tempere e agli acquerelli. Privilegiando il diletto e  il piacere derivante dal vedere le proprie opere in bella mostra nelle case di parenti, amici e appassionati.
Nel primo decennio dell’anno 2000, inizia la svolta, e accetta la sfida di confrontarsi con una platea più estesa proponendosi al mercato dell’arte.
Comincia, così, la sua nuova avventura, un progetto che trova ispirazione nella sua ultima produzione caratterizzata da opere “murali” e geometriche. Incontra a Reggio Emilia un gallerista disposto ad sostenerlo e ad inserirlo nella sua batteria di artisti.
Da allora il progetto è storia in continua evoluzione, le forme sono diventate più pulite e la sperimentazione prosegue nella nuova ricerca di tridimensionalità e profondità, attraverso colori più intensi e forme sospese nello spazio.
Cerca di armonizzare la carriera bancaria con la sua natura d’artista ormai pienamente manifesta. Questa è divenuta parte integrante della sua vita, di cui contraddistingue il presente e soprattutto ne guida il futuro.
L’Accademia Santa Sara di Alessandria gli ha conferito il primo premio della critica per il Conformazionismo Applicato nonché il diploma d’onore e titolo di benemerito dell’arte italiana.
Alcuni suoi quadri sono pubblicati nei libri Astrattismo – storia ed evoluzione dalle origini ad oggi e Storia dell’arte contemporanea (Swing edizioni, I gioielli dell’arte, 2014).
Vincitore del premio mostre itineranti nell’edizione 2016 del Premio Marchionni, concorso internazionale d’arte contemporanea lanciato dal Museo Magmma di Villacidro.  
Amo la pittura e il modo scanzonato e piacevole con cui affronto le sfide che mi pongo, adoro essere curioso e sperimentare, trascrivere in un quadro quello che penso, con licenza di sorprendermi e, perché no, di sorprendere... piacevole sfida”.

Giuseppe Cacciatore.