Pur nella ristretta dimensione delle tele si riconosce la ricerca del grande anelito della pittura murale messicana: da David Alfaro Siqueiros a José Clemente Orozoco, a Diego Rivera.
L’approccio di Luis Alberto alla realizzazione del quadro presenta comunque caratteristiche assolutamente originali , i toni cupi, le forme che ricordano i movimenti delle particelle subatomiche, i colori ed i giochi di luce creano effetti irreali, che evidenziano la distanza fra questo Artista ed i Grandi appena ricordati.
Mentre in alcune opere il riferimento è molto chiaro, in altre l’artista crea giochi di luce e di colore che svolgono un ruolo importante nella realizzazione dello spazio compositivo
Spesso le persone, gli oggetti sono trasfigurati  e diventano trame di colore immerse in una atmosfera diffusa, dove l’artista sublima la rappresentazione realistica utilizzando strumenti poetici, frutto della sua immaginazione, creando una sorta di “realismo incantato” di grande impatto emozionale.
Luis Alberto abbandona progressivamente la rappresentazione realistica per rifugiarsi in un universo fantastico, creato forse dalle sue ossessioni, in un tentativo di mistificare cose ed eventi per cui sogni e realtà vengono mescolati, nascono tratti minacciosi e diabolici in opere popolate da caricature, maschere, bambini e figure grottesche.
Naturalmente oggi non è facile intuire quale potrà essere lo sviluppo dell’arte di Luis Alberto, forse è importante la presenza di elementi autobiografici o comunque legati agli iniziali studi messicani nella misura in cui l’artista è in grado di dar vita ad un universo che ha ben poche cose in comune con la nostra realtà quotidiana
È comunque ipotizzabile che la luce avrà una parte importante nella sua ricerca, così come importante sarà la ricerca della trasfigurazione attraverso l’uso sapiente del colore.